Prima dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, gli Stati membri avevano un potere esclusivo ed insindacabile nella nomina dei membri della Corte di giustizia dell’Unione europea. A Lisbona, per la prima volta, si è deciso di ridimensionare tale potere, istituendo un Advisory Panel incaricato di fornire un parere sull’adeguatezza dei candidati all’esercizio delle funzioni di giudice e di avvocato generale della Corte di giustizia e del Tribunale, prima che i governi degli Stati membri procedano alle nomine. Nel presente lavoro l’autore si propone, per l’appunto, di esaminare i meccanismi di judicial appointment nell’Unione europea, soprattutto alla luce delle attività svolte dal Panel istituito ai sensi dell’art. 255 TFUE. L’obiettivo è quello di valutare se e come tale organismo abbia contribuito a rendere più efficace e trasparente il sistema di nomina dei membri dell’Istituzione giudiziaria dell’Unione e, quindi, a rafforzare la loro indipendenza ed imparzialità, oltre che la loro legittimità. A tal fine, nella prima parte vengono prese in esame le principali questioni giuridiche in materia di selezione dei giudici internazionali. Successivamente, ci si soffermerà in maniera più approfondita sull’ordinamento dell’Unione europea e, nello, specifico sul ruolo svolto dal Panel 255, prestando particolare attenzione alla trasparenza del meccanismo di valutazione dei candidati. Alla luce dell’analisi svolta, quindi, l’autore svolge alcune osservazioni critiche sul sistema di judicial appointment nell’Unione europea e avanza alcune proposte su come rendere la procedura più trasparente ed aperta.
Il sistema di selezione dei membri della Corte di giustizia dell’Unione europea fra valutazioni di merito e problemi di trasparenza / Battaglia, Francesco. - In: EUROJUS. - ISSN 2384-9169. - (2019), pp. 22-54.
Il sistema di selezione dei membri della Corte di giustizia dell’Unione europea fra valutazioni di merito e problemi di trasparenza
francesco battaglia
2019
Abstract
Prima dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, gli Stati membri avevano un potere esclusivo ed insindacabile nella nomina dei membri della Corte di giustizia dell’Unione europea. A Lisbona, per la prima volta, si è deciso di ridimensionare tale potere, istituendo un Advisory Panel incaricato di fornire un parere sull’adeguatezza dei candidati all’esercizio delle funzioni di giudice e di avvocato generale della Corte di giustizia e del Tribunale, prima che i governi degli Stati membri procedano alle nomine. Nel presente lavoro l’autore si propone, per l’appunto, di esaminare i meccanismi di judicial appointment nell’Unione europea, soprattutto alla luce delle attività svolte dal Panel istituito ai sensi dell’art. 255 TFUE. L’obiettivo è quello di valutare se e come tale organismo abbia contribuito a rendere più efficace e trasparente il sistema di nomina dei membri dell’Istituzione giudiziaria dell’Unione e, quindi, a rafforzare la loro indipendenza ed imparzialità, oltre che la loro legittimità. A tal fine, nella prima parte vengono prese in esame le principali questioni giuridiche in materia di selezione dei giudici internazionali. Successivamente, ci si soffermerà in maniera più approfondita sull’ordinamento dell’Unione europea e, nello, specifico sul ruolo svolto dal Panel 255, prestando particolare attenzione alla trasparenza del meccanismo di valutazione dei candidati. Alla luce dell’analisi svolta, quindi, l’autore svolge alcune osservazioni critiche sul sistema di judicial appointment nell’Unione europea e avanza alcune proposte su come rendere la procedura più trasparente ed aperta.File | Dimensione | Formato | |
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